Pinacoteca Javarone

Renato Javarone, pittore gioiese nato nel 1894, viene ricordato, per la prima volta nel cinquantenario dalla sua morte, il 19 maggio 2010 da Rocco Fasano nell’ultima delle Conversazioni del mercoledì – Galleria di personaggi, nella biblioteca comunale “Don Vincenzo Angelilli”.

Pagine di storia in parte già scritte, riproposte ad un pubblico attento, arricchite di aneddoti e vissuti comuni, di piacevolissimo ascolto. A differenza dei personaggi più noti, dalle consistenti bibliografie, di Javarone, artista conosciuto ed apprezzato in Italia e all’estero, si sa ben poco. Una sfida irresistibile per Rocco Fasano che, con l’aiuto di Cataldo Donvito, di cui ha tessuto le lodi di “ottimo guidatore”, di Cinzia Losito, Giovanna Lavarra e Giovanna Laverminella, collaboratori della direttrice della biblioteca Arianna Addabbo, attraverso capillari ricerche ha rintracciato a Roma Luisa Javarone, figlia di Renato e ricostruito in parte la biografia dell’artista. In onore di Renato Javarone il Comune di Gioia del Colle ha organizzato due giornate di iniziative che hanno avuto inizio il 23 febbraio 2011 con l’inaugurazione a Palazzo San Domenico della “Sala Renato Javarone” – presso il primo piano del Municipio di Gioia del Colle – e dell’esposizione permanente delle venticinque opere della donazione Javarone-Rizzi.

Sono intervenuti il Sindaco, Dr. Piero Longo, l’avv. Lucio Romano, Paolo Masini e Pino Battaglia del Comune e della Provincia di Roma. Antonio Mostacci, maestro violoncellista, ha fatto seguito con un concerto in prima esecuzione nazionale in onore di Renato Javarone. Il giorno successivo, si è svolto un Convengo di studio su Renato Javarone presso la Pinacoteca provinciale “C. Giaquinto” di Bari, presieduto da Clara Gelao, con relazioni di R. Fasano, M. Capannolo, Lucia R. Pastore.ImmagineIl 5 settembre 2011 la Capitale rende omaggio al pittore gioiese Renato Javarone. La rassegna pittorica, organizzata dall’Amministrazione Provinciale di Roma, che si terrà dal 5 al 15 settembre a Palazzo Valentini, si intitola “Renato Javarone – Pittore all’Uccelliera Borghese” rievocando gli anni di un’attività artistica svolta da Javarone all’interno del padiglione che chiude il Giardino dei Fiori di Villa Borghese.“ Con questa prestigiosa retrospettiva di Palazzo Valentini, – dichiara il sindaco Piero Longo – poteva e doveva compiersi il degno approdo di un vero e proprio viaggio, lungo e tortuoso, alla riscoperta del nostro concittadino Renato Javarone. Un viaggio, partito proprio da Roma con l’importante mostra del 1982, di cui sembrava, però, ad un certo punto, si fosse smarrita la rotta, senza più coordinate neppure nel suo paese natale, dove pure gli era stata intitolata una strada. Senonché, per fortuna, è stato proprio da Gioia del Colle che il viaggio è ripreso con una importante conferenza che il Comune ha voluto dedicargli ad opera di un eminente studioso come Rocco Fasano, che ha, così, avviato una imponente attività di investigazione critica sulla biografia, la figura e l’opera di Javarone”.

 Biografia Renato Javarone

(Gioia del Colle 1894 – Roma 1960)

Nato nel 1894 a Gioia del Colle, Renato Javarone si trasferisce a Roma convalescente per una ferita riportata in campo di guerra partire dal 1922, quando reduce dalle campagne di guerra del primo conflitto mondiale, si stabilisce nelle sale dell’Uccelliera di Villa Borghese, dove risiederà con tutta la famiglia fino al 1960, anno della sua morte. Negli oltre trentacinque anni trascorsi all’Uccelliera, Javarone costruisce un percorso segnatamente connesso al luogo che ospita la sua residenza e il suo studio di pittore, producendo una straordinaria quantità di dipinti che raccontano episodi di intima quotidianità vissuta tra le sale e i giardini dell’Uccelliera Borghese.
Nei primi tre decenni del suo soggiorno capitolino, si alternano a Roma più di una generazione di artisti e intellettuali della Scuola Romana che stabiliscono i loro atelier a Villa Strohl Fern. Roma in quegli anni è la meta prediletta per tutti quegli artisti che proponendo una ricerca alternativa rispetto all’astrazione e all’estetica Novecentista, riscoprono il valore del dato reale attraverso una reinterpretazione dell’arte del passato, quella degli antichi e dei primitivi, studiandone le tecniche e la tradizione figurativa. La letteratura, così come le arti figurative del primo Novecento, trovano possibilità di diffusione nei grandi centri da Roma in su, mentre le regioni meridionali restano tagliate fuori dai circuiti dell’arte più affermati.
Già tra gli anni Venti e gli anni Trenta, mentre nel sud stagna un post-impressionismo da accademia che si confonde spesso con una pittura macchiaiola di maniera, nel nord sono nate e cresciute esperienze pittoriche di tipo europeo che attirano giovani artisti pronti al confronto e alla verifica critica. E come De Nittis, Toma, Cantatore, Consolazione, anche Renato Javarone parte alla volta di Roma dopo aver assorbito le componenti della pittura meridionale, lontana dalle rielaborazioni accademiche e dalle influenze straniere.
Ammiratore di Antonio Mancini e della scuola napoletana, Javarone porta la sua ricerca luministica e la sua meridionalità solare verso una dimensione di leggenda e mito, lontana da ogni vena espressiva ornamentale, accostandosi al nodo più europeo dell’arte novecentesca, il nodo espressionista-fauve, che a Roma darà inizio alla Scuola Romana. Nello studio dell’Uccelliera sperimenta un linguaggio che va progressivamente a maturare verso una chiave figurativa personale e consapevolmente autonoma che lo porta a ripercorrere con rinnovata naturalezza i generi del paesaggio e del ritratto, con risultati apprezzatissimi dal mercato straniero. Gli anni trascorsi a Roma segnano per Renato Javarone un lungo percorso professionale denso di incontri e mostre, testimoniati da recensioni e importanti segnalazioni sui quotidiani dell’epoca italiani e internazionali, conservati dalla figlia del pittore, Luisa Javarone, la quale attualmente custodisce oltre duecento opere realizzate dal padre, che ritraggono spesso brani di quotidianità e di vita famigliare all’interno degli ambienti dell’Uccelliera e dei giardini di Villa Borghese.

Tratto da “Schede Sala Renato Javarone” della Dr. Marzia Capannolo

Catalogo delle opere di Renato Javarone

Opere esposte

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