Piano di Zona 2022-2024, a Turi il secondo tavolo di concertazione su invecchiamento attivo, disabilità e buona salute

L’invecchiamento attivo come strumento per arrivare a un invecchiamento sano, come costruzione di buona salute per allontanare sempre di più il pericolo della disabilità e della non auto-sufficienza. Questo l’obiettivo a cui una comunità pensante deve tendere e che il nuovo Piano Sociale di Zona deve avere ben presente.

È quanto emerso ieri, lunedì 27 giugno, a Turi nell’ambito del secondo tavolo di concertazione per la redazione del nuovo Piano Sociale di Zona dell’Ambito Territoriale Sociale di Gioia del Colle (capofila) di cui Turi fa parte insieme a Sammichele di Bari e Casamassima.

Su invecchiamento attivo, disabilità e buona salute hanno dialogato il dott. Gaetano Gagliardi, specialista ambulatoriale in Geriatria della Asl-Dss 13 e Cinzia Pizzutilo, assistente sociale del Servizio sociale comunale.

Il dott. Gagliardi ha sottolineato l’importanza di invecchiare bene: «Perché ogni anno che togliamo alla disabilità e alla non autosufficienza significa risparmiare molti soldi in termini di spesa sanitaria». Per questo, per invecchiare bene, occorre invecchiare attivamente tenendo presente tre pilastri. Il primo è quello della salute (ad esempio controllare le malattie croniche). Il secondo è la partecipazione, cioè considerare l’anziano come risorsa a tutti i livelli: a livello familiare (ad esempio come nonno sitter), a livello lavorativo (far sentire l’anziano sempre integrato nella società), a livello sociale (facendolo partecipe delle attività della comunità). Il terzo pilastro è quello della sicurezza, cioè garantire all’anziano protezione sociale ed economica.

La dott.ssa Pizzutilo ha evidenziato i dati relativi all’Ambito di Gioia dove su una popolazione di 66mila abitanti, il 22% è costituito da persone al di sopra dei 65 anni. Di queste, 6700 anziani sono a Gioia, 3300 a Casamassima, 3mila a Turi e circa 1900 a Sammichele. «La spesa sociale del nostro Ambito – ha detto Pizzutilo – è di circa un milione di euro all’anno e le nostre risorse  economiche sono orientate a colmare la solitudine, ad esempio con progetti di supporto alle disabilità, alla non autosufficienza, rette per i ricoveri, sostegno alle associazioni, soggiorni termali, progetti di sollievo ai caregiver».

L’invecchiamento attivo è un percorso che va costruito insieme attraverso la pratica e il confronto. Per questo il tavolo si è concluso con un lavoro di rete con la platea divisa in piccoli gruppi per individuare le politiche sociali più adatte sul tema.

Dopo Turi, appuntamento giovedì 30 giugno a Sammichele (ore 16.30, castello Caracciolo):  Davide Giove (portavoce del Forum Terzo Settore Puglia) interverrà sul tema della co-programmazione e co-progettazione fra enti pubblici e terzo settore. Introdurrà Leonardo Santamaria, responsabile del Servizio Sociale comunale.

Lunedì 4 luglio si conclude a Gioia del Colle (ore 16.30, chiostro del Comune) dove ci saranno Paolo Giavoni e Armida Salvati che dialogheranno con la comunità sul tema del contrasto alla povertà, emancipazione e protezione sociale.

Paolo Giavoni è Responsabile AUSLL 9 Scagliera – Distretto 4 Ovest Veronese e componente del gruppo di ricerca nazionale LabRIEF dell’Università degli Studi di Padova sui Patti di Inclusione Sociale della misura Reddito di Cittadinanza.

Armida Salvati è ricercatrice e docente di sociologia generale presso il Dipartimento di Scienze della formazione, psicologia e comunicazione dell’ Università degli studi di Bari “A. Moro”. Introdurrà Isa Bello, responsabile dell’area programmazione dell’Ufficio di Piano.

UFFICIO STAMPA PER LA PROGRAMMAZIONE DEL PIANO SOCIALE DI ZONA